
C’è l’imbarazzo della scelta per il diportista che approda nella Marina del Fezzano come Goletta Liguria: le Cinque Terre, Portofino, Portovenere, le isole Palmaria, Tino e Tinetto, l’arcipelago toscano, la Corsica, sono davvero vicine.
Benvenuti a bordo di Goletta Liguria l’amministratore delegato della Marina del Fezzano Ugo Vanelo, lo chef spezzino Giorgio Angeli e il il giornalista de ‘’La Nazione’’ Corrado Ricci.
INTERVISTA A AD MARINA DEL FEZZANO: Fezzano, primo porto verde galleggiante Italia
“Il primo porto verde su pontili galleggianti d’Italia, che senza strutture pesanti permette il ricircolo delle acque marine”. E’ la Marina del Fezzano raccontata dall’amministratore delegato Ugo Vanelo a bordo di Goletta Liguria. “La posizione strategica del nostro porto naturale – spiega – nel golfo de La Spezia, tra lo splendido scenario disegnato della Palmaria e dal promontorio di Portovenere, non ha reso necessaria la costruzione di banchine pesanti. Ci siamo concentrati sull’ambiente – continua Vanelo – ricicliamo le acque senza alcun versamento in mare, utilizziamo vasche di decantazione per la raccolta delle acque di risulta dai lavaggi e macchine di aspirazione dotate di filtri a carboni attivi”.
Sono più di 250 i posti barca fino a 25 metri nella Marina del Fezzano. Il quarto raduno d’imbarcazioni storiche ‘’Sulla rotta d’Imperia’’ a settembre 2012 vedrà più di 50 barche a vela esibirsi davanti alla Marina del Fezzano.
Insieme alla Regione Liguria l’amministratore delegato Ugo Vanelo sta portando avanti il progetto ‘’Eta Beta’’ nella Darsena Pagliari a La Spezia per migliorare l’impatto ambientale delle aziende nell’area portuale.
INTERVISTA AL CUOCO SPEZZINO: Stopeta, colazione scaricatori carbone in porto
“Dal polpo degli zavorristi alla stopeta: è ricca la cucina di La Spezia, in Liguria ci sono prodotti di mare, orto, bosco e monti in pochi passi”. Lo sottolinea il cuoco spezzino Giorgio Angeli a bordo di Goletta Liguria. “La cucina è come la musica, entrambe devono essere d’autore, se no si ha una mensa aziendale o un karaoke – commenta lo chef – se c’è freschezza, fantasia e riscoperta delle tradizioni, solo una cosa rovina le ricette: il cuoco”. La stopeta, meglio conosciuta come la piccante colazione degli scaricatori di carbone in porto, è una specialità spezzina cucinata con baccalà immerso nell’olio con cipolle e peperoncino.
Il polpo degli zavorristi si cucina lessando il polpo crudo in acqua salata per circa un’ora e facendolo raffreddare, pelando il polpo e lasciandolo per dieci minuti in acqua e aceto bianco. In seguito asciugarlo bene e metterlo nel frullatore fino a che diventerà una pasta, mettere in una padella l’olio con il prezzemolo e l’aglio tritati, i capperi interi con aceto e un pizzico di pepe nero. Aggiungere la pasta di polpo e scaldare per cinque minuti.
“La cura dei prodotti del territorio, di mare, orto, bosco e monti, la Liguria offre accostamenti favolosi in cucina – sottolinea Angeli – penso al semplice pesce fresco con olio extravergine e pane fatto”.