
Nella elegante e curata casa dei diportisti di Rapallo, il porto Carlo Riva, approda il viaggio di Goletta Liguria in uno dei più riparati scali d’Italia. Ospiti a bordo l’ingegnere Carlo Riva, il direttore del porto Carlo Riva Marina Scarpino, la curatrice Collezioni scientifiche del MuMa Franca Acerenza, il vicesindaco di Rapallo Roberto Di Antonio e l’assessore al Demanio del Comune di Rapallo Lelio Milanti.
INTERVISTA ALL’INGEGNERE DEL MARE: Carlo Riva, il primo scalo turistico costruito in Italia
“Il primo scalo turistico costruito in Italia, il secondo nel mar Mediterraneo”, nato nel 1971 dall’intuizione dell’ingegnere Carlo Riva. E’ l’omonimo porto Carlo Riva a Rapallo raccontato dall’Ingegnere del Mare , in splendida forma nonostante i suoi 89 anni. “Passione e tenacia mi hanno portato a seguire per primo in Italia l’esempio di Pierre Canto, realizzatore del porto di Cannes – ricorda Carlo Riva – con un fine ambizioso: trasferire nel golfo del Tigullio una perla della Costa Azzurra”.
Lo stesso Pierre Canto rifiutò di sostenere il progetto per i tempi lunghi della burocrazia italiana. Riva insistette: “ottenuta la concessione dal Ministero della Marina Mercantile nel 1971, il 26 luglio 1975 nacque il primo approdo turistico italiano”.
La Liguria fu la prima regione ad avere un “porto-casa” per diportisti e amanti del mare. Decine di scali nei decenni successivi seguirono l’esempio di Rapallo grazie allo sviluppo della nautica come settore trainante dell’economia italiana. Carlo Riva, il pioniere del diportismo nautico in Italia, fece sbarcare per la prima volta uno scalo privato al Salone Nautico di Genova e donò a Rapallo come opera accessoria l’attiguo porto pubblico da 500 posti barca. Sono 4.100 le celebri barche solo in mogano nel mondo che portano la firma Carlo Riva, 2.000 nel mar Mediterraneo.
INTERVISTA AL DIRETTORE DEL PORTO CARLO RIVA: L’Ecological System del porto Bandiera Blu
“Barriere galleggianti, panne assorbenti, spray dissolventi per contrastare in tempo reale qualsiasi forma d’inquinamento in mare”. E’ l’Ecological System del porto Carlo Riva spiegato dal direttore del porto Marina Scarpino a bordo di Goletta Liguria. “Gestire un porto turistico non significa solo realizzarlo – sottolinea Marina Scarpino – ma prima di tutto rispettare il mare, la nostra prima risorsa che deve essere sempre pulita, far si che i diportisti all’ormeggio si sentano a casa. Il porto Carlo Riva nel 2011 ha ottenuto la Bandiera Blu degli approdi turistici – ricorda – all’interno dello scalo usiamo solo macchine elettriche e segway, i monopattini elettrici a due ruote, e abbiamo il container dell’Ecological System”.
Sono 400 i posti barca da 5 a 42 metri del porto Carlo Riva, di cui la metà per la piccola nautica. In occasione del 51/mo Salone Nautico Internazionale di Genova il porto di Rapallo ospiterà dall’1 al 9 ottobre la rassegna nautica ‘Il Salone a Rapallo’.
INTERVISTA ALLA CURATRICE DEL MUMA: Barcone Lampedusa sbarca a Genova
“Un barcone della speranza usato dagli immigrati nordafricani per raggiungere l’Europa, sequestrato a Lampedusa, sarà il protagonista della nuova mostra ‘Mem, Migrazioni’ entro metà novembre al Galata Museo del Mare di Genova”. Lo annuncia la curatrice Collezioni scientifiche del MuMa Franca Acerenza nel porto di Rapallo a bordo di Goletta Liguria. “I visitatori potranno salire a bordo del vero barcone lungo 15 metri arrivato a Lampedusa – spiega – vivendo attraverso proiezioni multimediali l’affollamento delle terribili traversate lungo il mar Mediterraneo”.
La mostra interattiva sulle migrazioni diventerà uno spazio permanente al terzo piano del MuMa, racconterà le rotte dei migranti italiani verso l’America Latina e verso Ellis Island, con una sezione dedicata alle nuove immigrazioni dal Nord Africa. Sarà possibile immaginare la tragica sensazione di essere stipati in un barcone della speranza, le paure di arrivare in un Paese che non conosci, i timori di scoprire la cucina e le tradizioni altrui. Sono 12.000 i metri quadri di esposizione del MuMa, il più grande museo del mare nel Mediterraneo con più di 6.000 oggetti in mostra tra cui la ricostruzione di una galea del ‘600 e il primo sommergibile visitabile in acqua.
INTERVISTA AL VICESINDACO DI RAPALLO: Europa finanzia depuratore Rapallo
“Il nuovo depuratore di Rapallo, un’opera da 40 milioni di euro per oltre 30.000 residenti, sarà finanziato da 15 milioni di euro di fondi europei”. Lo afferma il vicesindaco di Rapallo Roberto Di Antonio a bordo di Goletta Liguria. “Rapallo ha già una depurazione di primo livello – spiega – il Comune vuole adeguarsi ai criteri europei diventando sempre più una località turistica di qualità, perciò è nata l’esigenza del nuovo impianto di depurazione. Il progetto sta andando avanti – continua il vicesindaco – il Comune ha fatto la delibera di competenza, la Regione sta finendo di sviluppare gli atti, i finanziamenti ci sono: in parte europei, in parte derivanti dalle bollette idriche. Il problema è stato trovare un sito idoneo – sottolinea – perché Rapallo è fortemente urbanizzata in tutta la zona pianeggiante, il sito più adatto individuato è stato la località Ronchi alle spalle del campo da golf”.
Rapallo è al lavoro per tenere pulito il mare del golfo del Tigullio, un’attrazione turistica immersa a metà strada tra Portofino e le Cinque Terre. “La stagione turistica è andata meglio di quanto pensassimo – commenta Di Antonio – sia dal punto di vista alberghiero, sia delle seconde case”. “La città e il comprensorio hanno delle carte da giocarsi – aggiunge – Rapallo d’estate triplica la popolazione della sesta cittadina ligure da 30 a 90.000 presenze”.
INTERVISTA ALL’ASSESSORE AL DEMANIO: entro il 2012 a Rapallo nuove norme per ormeggio barche
“Per tutelare la Posidonia oceanica entro maggio 2012 il Comune di Rapallo avrà nuove norme sull’ormeggio delle barche”. Lo rivela l’assessore al Demanio del Comune di Rapallo Lelio Milanti a bordo di Goletta Liguria. “Per difendere l’ambiente marino la Regione Liguria ci impone di mettere nuovi tipi di gavitelli che non raschino il fondo – spiega – soprattutto a San Michele di Pagana dove c’e’ un’area vasta di Posidonia, l’importante pianta acquatica del mar Mediterraneo. Entro fine mese in consiglio comunale sarà discusso il Pud, il Piano urbanistico del demanio – sottolinea Milanti – trascorsi i tempi per le osservazioni dei cittadini il piano andrà in Regione per l’accettazione ed entrerà in funzione. Saranno fissate le regole per la collocazione dei nuovi gavitelli dei posti barca, nel golfo sia a San Michele; con un unico gavitello si potranno collocare più imbarcazioni grazie ad allacci non a a contatto diretto con il prezioso fondale marino”.
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