Rolex Fastnet Race 2011: Ran, prima vittoria consecutiva in 50 anni

Rolex Fastnet Race 2011: Ran, prima vittoria consecutiva in 50 anni

Per la prima volta in più di 50 anni, la Rolex Fastnet Race ha un vincitore consecutivo in tempo compensato. Sulla scia della vittoria in IRC del 2009, questo pomeriggio il Royal Ocean Racing Club ha confermato che Rán (GBR) di Niklas Zennström è nuovamente il vincitore overall della Rolex Fastnet Race e dell’ambita Fastnet Challenge Cup.

Tra i passati ‘duplici’ vincitori della regata figurano Jolie Brise (1929 e 1930), Dorade (1931 e 1933) dello yacht designer Olin Stephens, Myth of Malham (1947 e 1949) di John Ilingworth e, più recentemente, Carina II (1955 e 1957) di Richard Nye. Va notato che Carina II non è la stessa barca che partecipa quest’anno alla Rolex Fastnet Race dell’americano Rives Potts.

Lo Judel-Vrolijk di 72 piedi Rán ha raggiunto il traguardo di Plymouth martedì alle 12:53:44 e già era in lizza per il premio overall, e oggi pomeriggio la sua vittoria è stata confermata ufficialmente dal Royal Ocean Racing Club.

In tempo compensato IRC, Rán ha battuto ICAP Leopard (GBR) di 4 ore, 38 minuti e 18 secondi, e il supermaxi di 100 piedi di Mike Slade con un vantaggio di 10 ore e 40 minuti. Terzo in classifica è Vanquish (USA), STP65 dell’Oakcliff All American Offshore Team.

“E’ fantastico. Faccio ancora fatica a crederci. Tutto il team è esultante,” ha commentato Zennström della sua seconda vittoria consecutiva alla Rolex Fastnet Race, aggiungendo che difendere il titolo era uno degli obiettivi principali del team quest’anno. “Puoi dire ‘regateremo per vincere’, questo era davvero il nostro scopo, ma in queste regate ci sono tante variabili difficili da quantificare. E’ davvero fantastico quando va tutto per il verso giusto.”

Il navigatore Steve Hayles concorda: “La regata del Fastnet ci piace molto e ci ha nuovamente trattati bene con Rán. Abbiamo avuto condizioni molto varie e direi che è stata una regata piuttosto difficile ma bellissima.”

Sebbene la campagna del 2009 fosse ben pianificata, quest’anno Zennström ha ammesso di aver voluto elevare la sua sfida a un nuovo livello. “Prima d’ora non avevamo mai regatato così bene come team e poiché eravamo ben allenati abbiamo eseguito tutto alla perfezione. Abbiamo spinto la barca parecchio, non ci siamo mai rilassati e siamo sempre stati concentrati. Dopo aver doppiato lo scoglio abbiamo spinto al massimo e direi che ci siamo difesi bene. Al ritorno abbiamo perso 40 minuti o forse anche meno su Leopard, il che significa che abbiamo regatato molto bene. Abbiamo seguito un’ottima strategia, l’abbiamo implementata bene e l’equipaggio non ha commesso errori. Il team ha fatto un ottimo lavoro.”

Rán ha notato un notevole cambiamento rispetto a due anni fa: all’inizio del 2010, infatti, il bulbo è stato alleggerito di oltre 500 kg. Da allora non ci sono state modifiche importanti, ma il team abbia continuato a perfezionare la barca.

Secondo Zennström, lo yacht ora è ben sviluppato e l’equipaggio si sente a suo agio. “Questo è il terzo anno che regatiamo con la barca; abbiamo partecipato a numerose regate offshore e ritengo che questo sia importante poiché non solo conosciamo il mezzo molto bene, ma ci sentiamo anche molto sicuri. Avendo partecipato a due Sydney Hobart, una Fastnet Race e una Middle Sea Race molto ventosa e senza rotture, sapevamo che anche in condizioni difficili la barca poteva resistere e sapevamo di poterla spingere al massimo. Questo è molto importante: talvolta non fare troppe modifiche alla barca può essere positivo quando sai che la barca ha un buon assetto.

Stando al navigatore Steve Hayles, le previsioni – sebbene favorevoli alle classi più forti della Rolex Fastnet Race – non erano favorevoli come quelle di due anni fa. “Sapevamo che c’erano più laschi e la nostra barca va meglio di bolina. Abbiamo dovuto lavorare parecchio per venir fuori dal Solent e dalla Manica ma ci è andata bene, poi a essere sincero abbiamo navigato in piena sopravvivenza.”

Il loro antagonista principale era Beau Geste di Karl Kwok e Jim Schwartz, con il quale c’è stata un po’ di rivalità amichevole: Gavin Brady, infatti, è lo skipper del Farr 80 ma quest’anno è anche il tattico del TP52 di Zennström in Mediterraneao. “Ci ha virato sul naso un paio di volte nel Solent e una volta nella Manica. E’ stata una bella regata,” ha raccontato Hayles.

Rán tornerà a difendere il suo titolo una seconda volta? Zennström ha detto che è ancora troppo presto per decidere, ma è sicuramente una cosa che prenderanno in considerazione. “Vincere due regate consecutive è un’impresa notevole e più di quanto avevamo sperato. Dopo la prima vittoria – quando abbiamo iniziato a pianificare questa stagione – questo era il nostro obiettivo.”

Alle 17:00 di ieri, il Pilot Cutter Morwenna, fanalino di coda della flotta, dista ancora circa 30 miglia dallo scoglio del Fastnet, a 281 miglia da Plymouth. 168 barche sono ancora in regata, 39 si sono ritirate e 107 hanno completato il percorso.

Il traguardo della Rolex Fastnet Race è a Plymouth Harbour. Il trofeo principale del Rolex Fastnet è la Fastnet Challenge Cup. In aggiunta, altri 30 premi saranno consegnati alla cerimonia di venerdì 19 agosto presso l’antica Royal Citadel. La Citadel, sede della 29 Commando Regiment Royal Artillery, è affacciata su Plymouth Sound e Sutton Harbour, dove è ormeggiata gran parte della flotta.

Photo: Rolex / Carlo Borlenghi

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