
Il problema sempre maggiore degli attacchi dei pirati nell’Oceano Indiano ha obbligato gli organizzatori della Volvo Ocean Race a cambiare la rotta della seconda e della terza tappa.
Le barche, nella seconda tappa, avrebbero dovuto veleggiare in un corridoio dell’Oceano Indiano a est dell’Africa per andare da Cape Town ad Abu Dhabi e poi da Abu Dhabi a Sanya (Cina) per la terza tappa. Il Comitato Organizzatore, dopo aver ascoltato i consigli di diversi esperti in sicurezza marittima della Dryad Maritime Intelligence e l’International Sailing Federation (ISAF), ha deciso che la rotta doveva essere cambiata per non mettere a rischio la sicurezza dei marinai.
Adesso le barche navigheranno da Cape Town fino a un porto sicuro che non viene rivelato per poi essere scortati fino a un approdo vicino ad Abu Dhabi e da lì riprendere il mare e completare così la seconda tappa. Lo stesso procedimento verrà fatto al contrario anche per la terza tappa, prima di continuare fino a Sanya.
“Questa è stata una decisione incredibilmente difficile”, ha detto Knut Frostad, Chief Executive, della Volvo Ocean Race. “Abbiamo consultato i migliori esperti navali e commerciali e il loro consiglio non poteva essere più chiaro: non correte rischi! La soluzione che abbiamo trovato implica che la regata arriverà comunque ad Abu Dhabi, dove si correrà anche la prevista in-port race. Abu Dhabi è una componente molto importante dei nostri progetti, una delle più rilevanti visto che si tratterà della prima volta in assoluto che un giro del mondo si fermerà in un porto del Medio Oriente. E, ora, avremo una tappa corta ma molto interessante verso l’emirato dove arriveremo in concomitanza del Capodanno.”
Abu Dhabi ospiterà la Volvo Ocean Race dal 30 dicembre al 14 gennaio con un Villaggio Regate appositamente creato e con un grande concerto la sera di capodanno che accoglierà più di 100.000 visitatori.
La pirateria è un business molto lucrativo e ben organizzato e si è espanso in una vasta area al largo della Somalia. Nel 2010 un numero record di 1,181 marinai sono stati rapiti dai pirati, secondo i dati forniti dalla Dryad.
Le navi rilasciate ultimamente sono state sottoposte a un periodo medio di 213 giorni di rapimento ed è stato stimato che lo scorso anno sono stati pagati ai pirati 15o milioni di dollari per far rilasciare le navi cargo e gli equipaggi.
Knut Frostad ha sottolineato che la regata sarà comunque un vero giro del mondo “Siamo sempre l’unico evento velico sportivo che visita i cinque continenti su un periodo di nove mesi.”
“Le misure prese dalla Volovo Ocean Race sono in linea con i suggerimenti dati dall’ISAF”, ha detto il segretario generale Jerome Pels. ” L’ISAF incoraggia fortemente gli skipper che sono intenzionati a navigare in quell’area di scegliere un’alternativa, che la Volvo OCean Race adesso ha fornito”.
Chi è Dryad Maritime
Dryad Maritime è una società specializzata nell’intelligence nel campo marittimo, che fornisce consulenze per quantificare, ridurre e gestire i rischi di pirateria, terrorismo e altre forme di criminalità che si possono presentare in mare. www.dryadmaritime.com
Photo: Gabriele Olivo/Equipo Telefonica