
Tauranga è l’ultima barca in ordine di tempo ad essersi iscritta alla Volvo Ocean Race Legends Regatta and Reunion che si svolgerà ad Alciante in Spagna a novembre. Tauranga è uno Swan 55’ disegnato da Sparkman & Stevens che prese parte alla prima edizione della Whitbread Round the World Race nel 1973-74, portando a termine la regata, su una rotta di oltre 27.000 miglia, in 185 giorni e piazzandosi al decimo posto assoluto.
Tauranga e le altre barche storiche provenienti da tutto il mondo si riuniranno ad Alicante per rappresentare l’epoca d’oro della vela oceanica. Con il loro design e la loro costruzione “tradizionali” costituiranno un contrasto netto con i super tecnologici Volvo Open 70 utilizzati oggi per la Volvo Ocean Race.
Durante i due giorni di regata ad Alicante, Tauranga si ritroverà con altri dieci scafi che hanno partecipato alle dieci edizioni della Whitbread fra cui il vincitore dell’edizione 1989-90 Steinlager 2 del mitico skipper Sir Peter Blake o ancora Great Britain II, Copernicus e Adventure/Dasher che erano sulla linea di partenza nel 1973-74.
L’armatore di Tauranga Michele Bruno, appassionato velista, non fa mistero del suo desiderio di far partecipare la sua barca alla Legends Regatta e spera di poter avere lo skipper Erik Pascoli nel suo equipaggio.
“Possedere una barca come questa è un po’ come essere custode di un pezzo di storia. Completando con successo la prima edizione della Whitbread Round the World Race, infatti Tauranga fu la prima barca a passare Capo Horn in regata, un risultato reso ancor più storico dal fatto che, cosa non comune allora, fra i membri dell’equipaggio c’era anche una donna Zara Pascoli.
“Tauranga viene da un’epoca differente, un mondo diverso dove era ancora possibile sognare e inseguire i propri sogni. Oltre a vivere un’esperienza eccezionale e a divertirci, quello che vogliamo portare ad Alcante è questo spirito. Esserci costituirà certamente un sogno per Cristian Marasco, uno dei nostri. Cristian è un velista paraplegico che prende parte al circuito internazionale della classe 2,4 m ed è attualmente secondo nel ranking italiano della Associazione internazionale della vela disabili. Cristian è una persona speciale e sono molto felice di averlo a bordo.”
Oltre a costituire un’opportunità di rivedere queste magnifiche barche tornare a scontrarsi in acqua, la Legends Regatta sarà anche un’occasione per i velisti che hanno partecipato alla Whitbread di ritrovarsi, rinnovare vecchie amicizie e ricordare i momenti passati navigando intorno al mondo.
Uno degli armatori che è particolarmente ansioso di rincontrare i componenti del suo vecchio equipaggio è il messicano Ramon Carlin che vinse l’edizione inaugurale nel 1973-74 a bordo di Sayula II, dato che molti di loro non si sono più visti da quando, nella primavera del 1974 a Londra, il Principe Filippo consegnò loro il trofeo.
Oggi novantenne Ramon Carlin spera anche di rivedere Cornelis van Rietschoten, proprietario e skipper di due scafi vincitori della Whitbread: Flyer (1977) e Flyer 2 (1981). Lo stesso Rietschoten sta organizzando il suo viaggio ad Alicante per riunirsi con molti componenti del suo equipaggio.
La Volvo Ocean Race Legends Regatta and Reunion si terrà ad Alicante, in Spagna, dal 1 al 5 novembre prossimi.
A oggi hanno confermato la loro partecipazione alla Volvo Ocean Race Legends Regatta and Reunion
· Great Britain II/Whitbread Heritage (Maxi) partecipò a tutte le prime cinque edizioni
· Copernicus 1973-74 (45’ la più piccola barca della storia della regata)
· Rothmans 1989-90 (Maxi)
· Berge Viking 1981-82 (Swan 57)
· Charles Jourdan 1989-90 (Maxi)
· Steinlager 2 1989-90 (Maxi Ketch)
· Gauloises III 1981-82 (62’ Sloop) portato dall’equipaggio di Grand Louis/Japy-Hermes e Kriter IX
· Traité de Rome 1977-78 and 1981-82 (51’ aluminium sloop)
· Adventure/Dasher 1973-74 and 1977-78 (Nicholson 55’)
· Tauranga 1973-74 (Swan 55’ yawl)
Testimonial prestigiosi della Volvo Ocean Race Legends Regatta sono Lady Pippa Blake, il baronetto Sir Chay Blyth, il veterano della vela oceanica Magnus Olsson , Skip Novak e la navigatrice Tracy Edwards
Photo: James Robinson Taylor