Associazione Italiana Classi Windsurf: intervista a Carlo Cottafavi

Associazione Italiana Classi Windsurf: intervista a Carlo Cottafavi

Siamo ormai giunti al giro di boa della stagione 2011. Il momento giusto per fare il punto della situazione con Carlo Cottafavi, segretario della Associazione Italiana Classi Windsurf, su quello che è successo in questi primi cinque mesi di gare per affrontare al meglio quello che verrà dopo la pausa estiva. Una lunga intervista davvero interessante che tocca molti punti caldi dell’attività agonistica…

– Carlo, il movimento ha visto quest’anno sicuramente un progresso anche grazie al tuo instancabile lavoro. Cosa ha funzionato e cosa no finora?

“Non ho fatto tutto da solo, ho trovato persone che hanno creduto in un processo di cambiamento ed economicamente e professionalmente ci stanno aiutando, SelinFirenze per esempio, tutti gli sponsor di settore ed extra. Di mio, posso dire che mi sono messo a disposizione totale per capire, ascoltare, valutare tutte le possibili sfaccettature. E’ stato fatto tutto in soli due anni, con passione e dedizione”.

“Non sta funzionando ancora la vita della classe, noto purtroppo pochissima conoscenza della vita associativa, dello statuto, questo deve diventare il punto di crescita. Tanti, troppi, con la quota associativa pensano che tutto deve essere perfetto per le loro esigenze non sapendo nulla di tutto il contesto. Pensiamo ad un’assemblea generale, solo 35 – 40 soci su 400 partecipano, non sanno cosa possono proporre, non si candidano per il Consiglio Direttivo ma pretendono che tutto sia perfetto..beh è un po’ più complicato di così. Quando ci sono le elezioni per il Consiglio Direttivo o per fare i Delegati zonali, nessuno vuole fare, tutti vorrebbero che altri facciano ma è il cane che si morde la coda, salvo poi polemizzare, se una persona viene in Consiglio e chiede una delega per un progetto di fattibilità lo supportiamo in tutto. Alcuni dimenticano che ci sono persone che hanno interessi economici e che la nostra Associazione ci vieta certe commistioni. Alcuni fanno paragoni con il PWA, è sbagliato!! Magari arriveremo sempre di più ad essere autonomi, ma occorre tempo, maturità e risorse. Il PWA è un’organizzazione singola con loro specifici regolamenti NON riconosciuti da altri, loro chiedono i soldi ed arrivano con tutto uno staff, tutto bello? Quanto dovremmo far pagare la quota associativa o la quota di iscrizione per un singolo evento? Chi critica è a conoscenza che un gommone con due persone competenti a bordo costa 300 euro al giorno? Autorizzazioni, capitanerie, Giudici, etc etc…
Tanti anni fa alcuni atleti fondarono il PBA italia, doveva essere il circuito pro solo per i pro, fallì miseramente per gli interessi economici e privati. In Italia ci si appoggia ai Circoli FIV, tutto lavoro di volontari, gente che per quattro giorni di regate si prende le ferie, per poi magari essere presi ad urla per un nonnulla. Se in tanti Circoli non ci vogliono più è sempre colpa degli altri? Quanti di quelli che criticano hanno fatto veramente un evento nel loro Circolo? Purtroppo questo è uno sport singolo ove l’interesse del singolo, prima o poi esce, mentre la Classe è costituita per un gruppo di persone, ove gli ideali del gruppo sono superiori al singolo. Ho chiesto in FIV un progetto specifico di preparazione per i Giudici per AICW, spiegando le enormi differenze rispetto alla vela. Dopo le vacanze avrò, spero, un incontro”.

– Dove si può migliorare nel breve periodo e quali sono invece gli obiettivi di lungo periodo della AICW?

“Come dicevo fare in modo che i Soci conoscano bene le regole dell’Associazione, come comportarsi, come confrontarsi, nel lungo periodo ho il mio sogno nel cassetto con tutto il mondo della tavola a vela riunito in un’unica Associazione. Questo ci renderebbe molto più forti in tutti i sensi, potremmo avere una unica formazione per i giovani, per le scuole FIV, creando un unico movimento del Windsurf”.

– Quali sono i momenti da ricordare in questi primi cinque mesi di gare…

“Per me tutti nessuno escluso, per me ogni volta è un esame, ma il Campionato Slalom Giovanile è stato un misto di felicità e delusione, felicità per i giovani, delusione perché erano in pochi. Ogni evento mi lascia sempre dentro emozioni, amicizie, che dovrebbero essere la base per questo sport. Da ricordare che abbiamo avuto nuovi iscritti, giovani atleti, forse sta arrivando il vento dei giovani, tanti in tutte le diverse discipline questo è da ricordare. Si sicuramente questo è quello che dobbiamo ricordare, il vento dei giovani che sta arrivando, finalmente”.

– Ultimamente c’è stata un pò di polemica da parte degli atleti, in particolare sulla gara di Cagliari di coppa Italia. Cosa rispondi?

“Sono molto amareggiato per questo, cinque regate a Torbole, polemiche, in altre regate sempre polemiche ed ora a Cagliari altre polemiche, non ero presente per impegni di lavoro privati, ma tutti e sottolineo tutti i Soci dovrebbero fare un esame di coscienza molto forte, bisogna andare ad una regata, prima di tutto per stare bene insieme agli altri, poi nel caso di Cagliari, eravamo lì per ricordare un amico. In tanti anni di regate ho assistito a scene molto brutte, ora dovremmo fermarci un attimo e capire cosa sta accadendo. Alcuni parlano di certe scelte dei giudici, oppure di strane situazioni, sicuramente cercherò di capire al meglio con loro come migliorare e cosa è accaduto. Troppa gente parla senza averne titolo o conoscenza, capisco l’adrenalina della regata ma l’educazione e il corretto comportarsi non dovrebbero mai, ripeto mai, venire meno. Sicuramente i Giudici dovrebbero essere messi nelle migliori condizioni per poter lavorare, da noi la moviola o il guardalinee non esiste, si potrebbe creare una figura ad hoc per coadiuvare il Giudice, ripeto sarà oggetto di confronto con la FIV”.

– Sulle leve giovanili, che sono il futuro di questo sport, come siamo messi?

“Come AICW siamo riusciti a mettere nel budget, dei rimborsi spese, il continuo dialogo con RS-X e Techno ci dovrebbe mettere nelle condizioni di fare un buon lavoro nel futuro, inoltre alcune aziende di settore (RRD, ndr) hanno fortemente creduto nel progetto FREE12. Al recente meeting di Torbole spero di essere riuscito a trasmettere il messaggio ad altre aziende, se coglieranno l’opportunità ci sarà da fare bene per tutti. Anche nel settore wave – freestyle, grazie al lavoro di Windsurf-Nation, stiamo crescendo in termini di qualità e numeri”.

– Il calendario 2011, che alcuni lo hanno ritenuto troppo fitto con appuntamenti che, a quanto dicono, si sono accavallati, lo ritieni, col senno di poi, adeguato alle esigenze degli obiettivi stagionali oppure lo avresti fatto diversamente?

“Prima fra tutte dovremmo focalizzare cosa si vuole dire con calendario, perché è un dato incontrovertibile che il windsurf dura pochi mesi, agonisticamente parlando. Ad inizio stagione pochi hanno il materiale, ancor meno lo hanno trimmato, pochi sono veramente allenati, non si vuole mettere gare importanti all’inizio proprio per questi motivi. Scuole, Pwa, regate Internazionali, regate non ufficiali, noi viviamo in Italia ove in varie regioni si può fare attività tutto l’anno, a Torbole a febbraio è un po’ più complesso. Un aspetto importante è che con il meteo così facilmente prevedibile, il successo o meno di un evento è legato a tanto vento o meno. Anni fa si andava comunque alle regate, oggi si guarda il meteo e si decide…ma cosa devo dire ad un organizzatore che ha pronto, staff, permessi, boe, gommoni, personale, giudici? Con il senno di poi avremmo potuto evitare solo la sovrapposizione di pochissimi eventi, da non dimenticare però che molti fanno solo Formula, altri solo Slalom, altri solo wave oppure freestyle, senza dimenticare il raceboard o lo speed. Per il Formula la Coppa Italia era fatta da sei eventi ma con due scarti, il Nazionale Slalom è in tappa unica, altre manifestazioni a calendario permettevano a tutti di confrontarsi scegliendo dove andare, purtroppo non si avrà mai un calendario nazionale perfetto, alcuni devono far coincidere le loro personali esigenze, altri vorrebbero che non venissero fatte regate nel periodo del PWA, altri solo fuori dal periodo scolastico…è un lavoro che a volte scontenta qualcuno, ma la classe è fatta da 400 soci. Vorrei maggiore partecipazione nel Sud Italia durante i mesi invernali, dato che da loro ci sono condizioni meteo molto più favorevoli. Probabilmente si arriverà ad avere pochi eventi ma molto appetibili per gli Sponsor e per gli Atleti, ma rispetto al passato si è preferito di offrire una regata anche ogni week-end dando a tutti la possibilità di scelta”.

Il salto enorme è stato quello di diventare una A.S.D., con affiliazione al CONI, un salto incredibile. Che molti devono ancora comprendere.

– Si nota una certa rinascita del movimento femminile, cosa ci dici in proposito?

“BENE! Sono contento di questo rinascimento femminile, spero che la ragazze della Techno e dell’RS-X vengano a divertirsi con noi. Mi piacerebbe ricevere dalle ragazze una proposta specifica per loro. Spero che questo non sia un fuoco di paglia ma ci si possa organizzare insieme a loro per un’ulteriore crescita”.

– Cosa ti aspetti dalla seconda parte della stagione 2011 che verrà dopo la pausa estiva?

“Il primo appuntamento sarà il Campionato assoluto Formula Windsurfing a Gallipoli, ove in ballo ci sarà il titolo di specialità, spero di vedere fair play, correttezza, in questa pausa estiva qualcuno dovrebbe studiare un po’ di regolamenti, bandiere, statuto. Ho chiesto in FIV uno specifico comitato a terra per la gestione di certe situazioni. A seguire, tutto il settore wave-freestyle, Slalom tour etc.. Sarà una seconda parte di stagione che vedrà altre discipline sotto i riflettori, penso al wave, ad esempio. Mi aspetto un momento di rispetto e riconoscimento delle figure Ufficiali, tutti si sentono in diritto di parlare, dimenticando che esistono gli organi ufficiali ed Istituzionali, Presidente del Circolo, Presidente del Comitato di regata, Presidente della classe, meno telefonate inutili e polemiche nei forum e più conoscenza delle regole, questo vorrei che diventasse il focus nella seconda parte della stagione..Se ognuno di noi migliora, migliora lo sport. BUONE VACANZE A TUTTI!!”.

Autore

Articoli Correlati