In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, lo skipper di Luna Rossa Max Sirena parla chiaramente del divario tra la barca italiana e i rivali di Team New Zealand. Inutile girarci intorno, gli oltre 7 minuti di distacco incassati nell’ultima regata contro i kiwi bruciano e hanno fatto capire quanto grande sia il divario. Un gap che non riguarda solo l’equipaggio, che ha avuto meno tempo dei neozelandesi per lavorare, ma soprattutto la barca: possiamo dire che Luna Rossa fa già parte della prima generazione di AC72, mentre New Zealand 2 è da considerarsi un’evoluzione.
Un Cat diverso nelle misure e nei volumi, ma soprattutto nella velocità. Per questo motivo il team di Luna Rossa sta cercando nuove soluzioni tecniche, in particolare riguardo le appendici, ovvero la componente che si può sostituire più velocemente. Negli oltre 10 minuti di intervista la lucida analisi dello skipper italiano:
