Biondina Nera: il sogno finisce

Matteo Miceli a Tullio Picciolini a bordo di Biondina Nera hanno incontrato gravi difficoltà che li hanno costretti ad abbandonare il catamarano per mettersi in salvo a bordo della nave Delia.

Miceli e Picciolini hanno rotto l’albero in pieno Oceano Atlantico e Biondina Nera è rimasta inclinata a 180° senza che riuscissero a raddrizzarla a causa del vento e delle onde. L’intento iniziale era di sostituire l’albero rotto con uno di fortuna e proseguire fino alla costa più vicina ma non sono riusciti ad effettuare la manovra di raddrizzamento e sono stati costretti ad allertare i soccorsi.

La nave cipriota Delia, che si trovava a circa 90 miglia di distanza, ha deviato di qualche grado la sua rotta per recuperare i naufraghi che si trovavano in balia delle onde. L’equipaggio, che è stato messo in salvo nonstante le difficoltà dettate dalle condizioni avverse del mare, si è detto molto triste per non essere riuscito a portare a termine l’impresa. Ora Matteo e Tullio saranno ospitati a bordo di Delia fino all’arrivo in Islanda.

Nella serata di ieri sono arrivate le prime dichiarazioni telefoniche: “E’ stata durissima” – dice al telefono Tullio – “ci hanno lanciato una sagola ma era pericolosissimo tentare di prenderla. Al secondo passaggio il comandante si è presentato davanti a noi praticamente con la nave ferma e siamo riusciti a prendere la cima e issarci a bordo”
“Stiamo bene anche se sono veramente sfinito e triste – dice Matteo – per aver perso Biondina Nera. Ma la situazione era tragica ed eravamo in balia delle onde. Non governavamo assolutamente e quando la nave si è avvicinata il mare era sempre grosso ed abbiamo avuto veramente paura di non farcela e che quel grattacielo di ferro ci venisse addosso. Ma il comandante della Delia è stato bravissimo e lo ringrazierò per tutta la vita, così come l’armatore che non ha esitato a far deviare la nave per venire in nostro soccorso”

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