Lo skipper Chris Nicholson potrà sicuramente essere soddisfatto del suo equipaggio. Camper Emirates Team New Zealand porta a termine la prima tappa della Volvo Ocean Race, arrivando ad Alicante alle 10, 48 e 4 minuti ora locale , circa 15 ore dopo Telefonica.
Il primo dato da commentare riguarda la barca: quella di Team New Zealand ha tenuto bene quanto quella dei leader, dimostrandosi un mezzo sicuro in grado di affrontare anche il meteo più impegnativo. Benissimo anche l’equipaggio, davvero tosto in tipico stile kiwi. Quando il prodiere Mike Pammenter, in una manovra concitata, si è ferito al volto e alla bocca perdendo alcuni denti, la reazione del team è stata perfetta. Pammenter è stato sapientemente ricucito, curato, e il giorno dopo è tornato a sgambettare a prua come se niente fosse. Roba da Volvo Ocean Race.
Tatticamente la tappa di Team New Zealand ha forse soltanto una pecca: durante i primi giorni, per cercare di evitare le zone di bonaccia davanti la costa africana, si sono diretti un po’ troppo a nordovest in cerca di vento, perdendo il contatto con Puma e Telefonica. Unico neo in una prima tappa condotta comunque al massimo. La Volvo Ocean Race è solo agli inizi, e finita la prima battaglia la guerra è ancora lontana da avere un vincitore.
