Il barca stop: un passaggio per il mare

Il barca stop: un passaggio per il mare

Quante volte ci si trova a fantasticare traversate oceaniche, un’affascinante veleggiata lungo il mediterraneo o una bella avventura solcando i mari sognando quel magico senso di libertà che la barca a vela ci riesce a regalare. Poi si torna coi piedi per terra e ci si ricorda di non avere una barca…forse neanche il tempo e poi chissà quanti soldi ci vorranno…..Con il barca stop questi sogni si possono trasformare in realtà. Esiste infatti la possibilità di viaggiare per i mari chiedendo passaggi.

Basta avere voglia, spirito d’avventura, capacità d’adattamento e il gioco è fatto. Ci sono testimonianze di persone che hanno trovato imbarco anche senza esperienze veliche in precedenza. Capita spesso infatti che i capitani delle barche cerchino della forza lavoro in più. I ruoli ricercati, al di là di esperti di navigazione, sono cuochi, medici o esperti di pronto soccorso, meccanici, esperti in manutenzioni di vario genere e sopratutto persone dotate di buona volontà e voglia d’imparare. Quindi come iniziare?

In tutti i porti dove le barche si preparano per fare le lunghe traversate si trovano i barca stoppisti che educatamente si aggirano tra le imbarcazioni chiedendo “ Scusate state cercando equipaggio?” Ma per trovare un imbarco si può già iniziare la ricerca con internet  proprio mentre stiamo fantasticando sul nostro viaggio. Sono molti i siti che lasciano uno spazio bacheca dove poter leggere e lasciare annunci. Per quanto riguarda i siti italiani ne cito qualcuno che mi sembra ben strutturato e sempre aggiornato: www.velaforfun.com sito con gli annunci catalogati in modo semplice e chiaro, www.velanet.it utile perché offre una sezione dedicata agli imbarchi gratuiti e una agli imbarchi per lavoro, www.amicidellavala.it offre anche imbarchi di breve durata per regate e trasferimenti barche qui in Italia. Se si vuole avere una panoramica più ampia ci sono alcuni siti in lingua inglese molto ricchi di annunci: www.findacrew.net, www.crewlife.com, www.7knots.com, www.cruiserlog.com questi sono tutti siti dedicati perlopiù all’offerta e alla ricerca di imbarchi.

Per riuscire a concretizzare il nostro sogno è importante seguire alcuni accorgimenti:

–       Le rotte – Conoscere le principali rotte che le imbarcazioni percorrono e in quali stagioni. Per riassumere a grandi linee possiamo dire che per la traversata atlantica dall’Europa verso i Caraibi il periodo migliore è novembre. Dal Mar Mediterraneo verso l’Atlantico tra giugno e settembre, così le barche si trovano pronte in autunno per la traversata. Le traversate atlantiche dai Caraibi verso l’Europa tra aprile e maggio. Per la traversata del Pacifico dai Caraibi verso l’Australia (con tutte le isole e gli arcipelaghi che si trovano in mezzo dove fare tappa) il periodo è tra aprile e maggio. Comunque l’importante è arrivare in Australia o Nuova Zelanda entro novembre. Poi inizia il periodo degli uragani e per spostarsi poi verso l’oceano Indiano è meglio aspettare la primavera. Per uno schema con i principali porti e periodi in cui viaggiare http://www.cruiser.co.za/crewfinder1.asp.

–       Il periodo – Decidere in che periodo si vuole partire o dove si vuole andare, difficilmente si possono scegliere entrambi. Anche se ci sono molte barche in giro per i mari la maggior parte seguono rotte prestabilite in periodi prestabiliti dettati dalle condizioni meteo.

–       Il tempo – Capire quanto tempo si ha a disposizione. Ci sono traversate molto lunghe e spostamenti più brevi, magari all’interno di un’area ristretta. Inoltre, per chi ha poco tempo a disposizione o vuole prendere confidenza con la vela prima di intraprendere un viaggio lungo, c’è la possibilità di trovare posto in equipaggi che si cimentano in regate. Ad esempio è molto attiva la ricerca di equipaggi durante la Barcolana vista la numerosa presenza di imbarcazioni iscritte. Il sito stesso. dell’evento dedica una bacheca all’offerta e ricerca di equipaggio www.barcolana.it

–       La ricerca – Iniziare la ricerca con largo anticipo anche alcuni mesi prima. Si intende ovviamente per la ricerca via internet. Se ci si reca direttamente sul posto diventa indispensabile andare nel porto giusto nel periodo giusto. Presentarsi alle Canarie a febbraio quando le traversate atlantiche partono a novembre risulterebbe una grande perdita di tempo.

–       Il capitano e la barca – Controllare le credenziali del capitano a cui ci si affida, la tipologia e le dimensioni della barca su cui si affronterà il viaggio. Vien da sé che il viaggio può assumere diversi aspetti se fatto su una barca di 9 metri o una di 20. E’ sempre meglio sapere cosa aspettarci dall’avventura per non rimanere delusi.

–       Le basi della navigazione a vela – Una volta saliti in barca è molto importante conoscere le basi di navigazione e della terminologia sulla barca a vela. Se si è alle prime esperienze si possono leggere dei manuali sulla vela…giusto per capire come si va di bolina o al lasco, cosa vuol dire cazzare o che cos’è il boma.

–       Conoscere l’equipaggio – Prima di partire conoscere di persona l’equipaggio. Magari recandosi sul posto una settimana prima. Riuscire ad entrare un po’ in confidenza prima di trovarsi in mezzo al mare ci può aiutare. Inoltre potremmo già iniziare a renderci utili collaborando per gli ultimi preparativi prima della partenza.

–       I costi – Chiedere fin da subito dei costi. La maggior parte delle volte si paga un contributo per il mangiare però c’è anche chi chiede un contributo per le spese della barca come il gasolio e le spese di porto. In genere i costi si aggirano tra i 10 e i 20 € al giorno. A volte capita anche di viaggiare gratuitamente in cambio del proprio contributo in barca e per alcuni ruoli di maggior responsabilità si può ricevere un compenso. Quindi risulta importante chiarire subito l’aspetto economico per evitare incomprensioni e discussioni poco piacevoli in futuro.

–       Buon vento – Adesso siamo pronti a partire ma non dimentichiamoci che passeremo un periodo più o meno lungo in stretto contatto con altre persone, avremo orari e turni faticosi durante la navigazione e quando ci si ferma bisogna sistemare la barca e rimetterla assieme per la tappa successiva. Questo è un viaggio, una scoperta e un’avventura non è la classica vacanza crociera…con tutti gli aspetti positivi e negativi che questo comporta.

Per l’immagine: Flickr

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